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Sede metropolitana della Chiesa cattolica in Toscana
Aggiornato: 8 min 4 sec fa

SIENA, AL VIA IL PROGETTO DI RESTAURO DELLA CHIESA DI S. SALVATORE GRAZIE ALLA CONTRADA DELL’ONDA

Mer, 24/04/2024 - 16:00

“Ritorniamo al futuro 1524 – 2024: Chiesino, il cuore dell’Onda da 5 secoli”. È questo il titolo che per i prossimi mesi accompagnerà iniziative, eventi e incontri della Contrada Capitana dell’Onda. Cuore di questa iniziativa è il progetto di recupero e restauro di alcuni locali della Chiesa di San Salvatore, nel cuore del rione di Malborghetto. Questa mattina, mercoledì 24 aprile, nel corso di una conferenza stampa il priore Massimo Spessot, il rettore dei maggiorenti Riccardo Coppini e Gianpaolo Gallù, economo dell’Arcidiocesi di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino hanno descritto
il progetto di recupero che sarà guidato dall’architetto ondaiolo, Stefano Neri. Era presente anche don Emanuele Salvatori, correttore della Contrada Capitana dell’Onda.

“Per la nostra Contrada – afferma Massimo Spessot – si tratta di un progetto dal grande valore materiale e simbolico. In questo 2024, infatti, convergono due momenti importanti: uno contingente, ovvero il rinnovo del contratto di comodato d’uso con la parrocchia, l’altra di carattere storico. Proprio nei locali che andremo a recuperare, a partire dal 1524 gli ondaioli iniziarono a scrivere le ‘Memorie della Compagnia di San Salvatore’. Questo eccezionale documento è il più antico tra i libri di deliberazioni posseduti dalle Contrade e nel 2024 ricorrerà il 500° anniversario della sua redazione. In esso sono riportate una notevole quantità di notizie relative agli incarichi, alla vita della Contrada, al Palio e agli avvenimenti che riguardano anche altre consorelle. Per questo abbiamo deciso di fare i lavori proprio nel 2024, abbinando il rinnovo dell’accordo con la Curia con un progetto che va oltre il recupero edilizio e si propone di valorizzare questo incredibile patrimonio, con iniziative di carattere culturale, storico, archivistico e laboratoriale, per adulti e soprattutto giovani”.

“Presentiamo oggi – spiega Gianpaolo Gallù – un progetto che non è solo di recupero e valorizzazione del Chiesino, ma è anche un’operazione di tutela e promozione della memoria della contrada e della nostra città. Come ha più volte sottolineato il card. Lojudice non è possibile pensare a Siena senza le contrade con il loro inestimabile bagaglio di storia, tradizioni e cultura, ma è anche vero che vogliamo proiettarci verso il futuro con un’attenta valorizzazione del nostro patrimonio che sia sempre di più al servizio della nostra città”.

La Chiesa di San Salvatore e il Chiesino. Le prime notizie dell’edificio risalgono all’XI secolo. Il Chiesino è un piccolo oratorio che in origine costituiva il portico di accesso alla chiesa parrocchiale di San Salvadore. La chiusura del portico consentì di costruire un oratorio con la dedicazione alla Visitazione di Maria realizzato nel 1589. Il Chiesino fu la prima sede della Contrada: nel salone soprastante si adunavano gli Ondaioli, come ci ricordano i libri dei verbali.
Il progetto: lavori di restauro e risanamento conservativo. Il progetto mira a recuperare il piano sottotetto per trasformarlo in uno spazio multifunzionale con pochi interventi rispettosi del luogo e della sua storia. Dovrà essere ridisegnata la scala che allo stato attuale risulta pericolosa e poco funzionale. Le aperture saranno dotate di nuovi infissi in legno al posto di quelli esistenti tolti anni orsono e non più utilizzabili. Nella prima parte del locale saranno realizzati due locali separati, utilizzati come laboratori, illuminati dalle uniche due finestre che si affacciano verso la valle di Porta Giustizia. La restante superficie sarà utilizzata come open-space per varie attività culturali.
Il recupero del Chiesino. Gli spazi recuperati, che saranno gestiti dalla Contrada, sono un luogo d’incontro ideale per le diverse anime del rione. I nuovi locali offriranno uno spazio perfetto per eventi, conferenze, attività culturali e ricreative. Sarà possibile organizzare laboratori dedicati alla valorizzazione del patrimonio artigianale e artistico contradaiolo (monture, bandiere e tamburi). 1524 – 2024: un appuntamento con la storia. Come partecipare al progetto.

La Contrada Capitana dell’Onda sta definendo una serie di iniziative ed eventi che rendano il progetto di recupero del Chiesino come un momento di partecipazione e condivisione e, a questo scopo, sono già da mesi a lavoro molti contradaioli organizzati in due commissioni, una concentrata sugli aspetti finanziari, l’altra su quelli di comunicazione. Chi desiderasse partecipare o avere maggiori informazioni potrà farlo contattando i referenti delle rispettive commissioni, Andrea Cancelli per la finanza e Tommaso Dironato per la comunicazione o inviando un’email all’indirizzo chiesino@contradacapitanadellonda.com.

NUOVA ILLUMINAZIONE PER IL SANTUARIO DI S. CATERINA

Mer, 24/04/2024 - 13:31


Il Santuario – Casa di Santa Caterina risplende finalmente di una nuova luce, grazie al progetto curato da Amat e Opera Laboratori per la valorizzazione dei luoghi della Santa senese, presentato in occasione delle Feste Cateriniane promosse dall’Arcidiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino. L’iniziativa è stata realizzata, in collaborazione con la Rettoria del Santuario, attraverso il programma LET’S ART! di Fondazione MPS, il cui contributo si è aggiunto a quanto raccolto da Amat attraverso una campagna di ricerca fondi dedicata. All’appello di Amat hanno risposto numerosi cittadini, imprese, come Opera Laboratori, Canale 3 Toscana e Sillabe, e movimenti laicali, come il Moviment dei Focolari di Siena.


La Casa Santuario acquista una luce rinnovata, attraverso un’installazione illuminotecnica
permanente, di design e a risparmio energetico. Un percorso a tappe che la general manager di Amat, Francesca Lazzeroni, descrive così: “Per il momento ci siamo concentrati su tre soggetti che
ci sembravano più importanti: il Crocifisso, l’Oratorio della Camera e l’Oratorio della cucina, ma il lavoro potrebbe proseguire. Insieme a Opera Laboratori, che ha sostenuto il progetto realizzando l’impianto illuminotecnico, ci è sembrato fondamentale cogliere l’occasione offerta dal Bando di Fondazione Mps, non solo per realizzare un lavoro di valore estetico in luoghi così importanti, ma anche per intraprendere un percorso di valorizzazione del senso identitario cittadino legato alla figura di Santa Caterina”.

I luoghi così valorizzati saranno al centro di percorsi rivolti ai senesi e agli ospiti, per un’esperienza di spiritualità, cultura, arte e musica. L’evento di inaugurazione si svolgerà sabato 27 aprile 2024 alle ore 21.15, con un concerto realizzato da Amat, che vedrà la partecipazione dell’Unione Corale Senese E. Bastianini. Paola Benocci introdurrà la parte musicale con alcune letture degli scritti di Santa Caterina e di Raimondo da Capua. Al termine del concerto sarà possibile visitare il Santuario.

AUGURI A PAPA FRANCESCO PER IL SUO ONOMASTICO

Mar, 23/04/2024 - 13:55

Da tutta la Chiesa di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino l’augurio al Santo Padre, Jorge Mario Bergoglio, che oggi, solennità di San Giorgio, celebra il suo onomastico.
A lui, nostra guida e nostro esempio, vanno i più affettuosi pensieri e le preghiere del Card. Augusto Paolo Lojudice, del clero diocesano, dei religiosi, delle religiose e dei fedeli tutti.

SIENA: FESTA DI SANTA CATERINA, DAL 29/4 AL VIA LE CELEBRAZIONI A 25 ANNI DELLA SUA PROCLAMAZIONE COME PATRONA D’EUROPA

Mar, 23/04/2024 - 09:30

Prenderanno il via mercoledì prossimo, LUNEDÌ 29 APRILE 2024, le Celebrazioni in onore di Santa Caterina da Siena, Compatrona d’Italia nel 25° anniversario della sua proclamazione come Patrona d’Europa.
Appuntamento 

alle ore 11 presso il Santuario-Casa di Santa Caterina in Fontebranda con la Santa Messa presieduta dal Card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino.

Alle ore 18, nella Basilica di San Domenico a Siena la Santa Messa presieduta dal Card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino.


MARTEDÌ 30 APRILE 2024, alle ore 17 presso il santuario- Casa di Santa Caterina in Fontebranda a Siena la conferenza di Padre Alfredo Scarciglia, O.P. su “Santa Caterina da Siena dialoga con Dio Padre Misericordioso” uno sguardo d’insieme al libro”.


VENERDÌ 3 MAGGIO 2024, alle ore 21, presso il Duomo di Siena si terrà il “Concerto in onore di Santa Caterina con l’Orchestra e coro del Conservatorio “R. Franci” di Siena, il coro di voci Bianche Sich, il coro polifonico e voci bianche Nisea di Teramo e il coro polifonici Senesi.


SABATO 4 MAGGIO 2024:


alle ore 15, in via XXV Aprile a Siena si terrà l’omaggio floreale alla statua della Santa da parte delle Istituzioni, Associazioni, Aggregazioni laicali, e le Parrocchie dell’Arcidiocesi.


alle ore 16, nella Basilica di San Domenico a Siena la Santa Messa Solenne con la “conferma del credo” ai cresimati e cresimandi dell’arcidiocesi presieduta da Mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo – Atri e concelebrata dal Card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino.


alle ore 17,30 si muove il corteo dalla basilica di San Domenico verso il Campo dove si terranno gli interventi del Card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcinodi Nicoletta Fabio, Sindaco di Siena e di Mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo – Atri. Subito dopo verrà impartita la benedizione con la reliquia della Santa alla città, all’Arcidiocesi, all’Italia e all’Europa. Al termine la sbandierata delle contrade.

DOMENICA 5 MAGGIO 2024:


alle ore 9,30 dal Palazzo comunale, parte il corteo delle contrade verso il Santuario-Casa di Santa Caterina dove alle ore 10 si terrà la tradizionale offerta dell’olio per la lampada votiva che quest’anno è offerto dal Comune di Teramo, in rappresentanza dei Comuni d’Italia, e Il Comune di Castellina In Chianti, in rappresentanza dei comuni dell’arcidiocesi. A seguire l’offerta dei Ceri alla Santa da parte delle Associazioni e Aggregazioni. Sono previsti i saluti del Rappresentante del Governo e delle autorità civili e religiose.
Presiede la cerimonia il Card. Lazzaro You Heung-Sik, Prefetto del Dicastero per Il Clero alla presenza Card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino, di Mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo – Atri e delle autorità civili, militari ed ecclesiastiche della città di Siena e di Teramo. Previsto il saluto del rappresentante del Governo italiano, delle autorità civili e religiose e il picchetto d’onore delle Forze Armate.


alle ore 11,30, nella Basilica di San Domenico a Siena si terrà la Santa Messa Solenne presieduta dal Card. Lazzaro You Heung-Sik, Prefetto del Dicastero per Il Clero e concelebrata dal Card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino e da Mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo – Atri.

SIENA, IERI LA CELEBRAZIONE DEL CARD. SIMONI ALL’EREMO DI LECCETO

Lun, 22/04/2024 - 11:28

La Chiesa dell’antico Monastero di Lecceto, edificato tra il 1100 ed il 1200, non
è riuscita a contenere i numerosissimi fedeli, tanti dei quali rimasti all’esterno nel loggiato, giunti
all’antico eremitaggio per incontrare il novantacinquenne Cardinale Ernest Simoni e per presenziare alla Santa Messa.
Il Porporato è stato accolto con grande affetto dalla Madre Badessa Maria Carmela Procopio e dalle
consorelle Monache Claustrali Agostiniane la cui comunità custodisce da più di cinquanta anni l’antico
eremo, centro mistico a cui era fortemente legata Santa Caterina da Siena, che frequentava Lecceto. Un
luogo di spiritualità nato grazie a un gruppo di eremiti che vivevano in grotte di tufo e scelsero questa
selva – covo di briganti – per farne un covo di santità il cui motto è “Ilicetum vetus sanctitatis Illicium”
ovvero “Lecceto antica attrazione di santità”.

Il Porporato per la seconda volta consecutiva in pochi giorni si è recato in visita all’Arcidiocesi di Siena-
Colle di Val d’Elsa-Montalcino nella IV Domenica di Pasqua del “Buon Pastore”.

Lo scorso Santo Natale è stato ricordato il 60° anniversario dall’arresto di don Ernest, avvenuto il 24
dicembre 1963, che lo portò a scontare ingiustamente 28 anni tra prigionia e lavori forzati nelle miniere e
nelle fogne; pena inflitta dal dittatore albanese Enver Hoxha, il quale nel 1967 per costituzione aveva
dichiarato il “Paese delle Aquile” unico stato al mondo ateo per costituzione.
Fu proprio il Santo Padre Francesco, in tale ricorrenza, a definire l’anziano religioso da lui rivestito della
Porpora Cardinalizia nel novembre 2016, “icona gioiosa di Gesù Buon Pastore” nella missiva che ebbe ad
inviare: “Caro fratello, desidero esprimerti la mia vicinanza spirituale nella ricorrenza del sessantesimo
anniversario del tuo arresto. Grazie per la tua testimonianza, grazie per quanto hai fatto e fai per la Chiesa.
Continua ad essere icona gioiosa dell’amore di Cristo Buon Pastore, che ha offerto la vita in sacrificio per
tutti. Augurandoti un Santo Natale, di cuore ti impartisco la mia Benedizione, che volentieri estendo a
quanti condividono con te questo momento di grazia. Per favore, continua a pregare per me; io pregherò
per te. Preghiamo insieme per la pace nel mondo. Fraternamente, Francesco”.
“Grande gioia quest’oggi essere in visita al Monastero di Lecceto – ha affermato il Cardinale Simoni –
dove ho potuto celebrare la Santa Messa alla presenza di tanto popolo accorso per incontrare Gesù, con il
quale abbiamo pregato per l’implorata pace nel mondo e per il Santo Padre, il quale ogni giorno con
grande sforzo si adopera per costruire la pace tra i popoli e tra le nazioni. Ringrazio il Signore per aver
potuto visitare la comunità monastica di Lecceto da me già incontrata cinque anni fa, accolto anche oggi
con tanto affetto dalle reverende monache figlie di Sant’Agostino. Ogni giorno, con la loro vita
contemplativa, nel silenzio e nell’esistenza nascosta con il Risorto, intessuta di lavoro e preghiera,
contribuiscono a sostenere la Santa Chiesa, strumento di salvezza per ogni uomo che il Signore Gesù ha
redento con il suo sangue. Le monache con la loro vita donata totalmente al Divin Maestro con la fonte
inesauribile che attingono dalla preghiera, presentano al cospetto dell’Altissimo le necessità spirituali e
materiali di tanti fratelli in difficoltà, la vita smarrita di quanti si sono allontanati dal Signore. Il mio
saluto e ringraziamento all’Arcivescovo Cardinale Augusto Paolo Lojudice e per tutti coloro che si sono
adoperati nell’organizzare questa mia visita, il Signore rimeriti ogni azione di bene verso il prossimo e
benedica e protegga sempre il dilettissimo popolo di Siena”.

ASSISI, IL 25/V LA MESSA DEL CARD. LOJUDICE CON I CAPPELLANI E GLI OPERATORI DELLA PASTORALE PENITENZIARIA

Sab, 20/04/2024 - 09:30

Da mercoledì 24 aprile 2024 a sabato 27 aprile 2024, presso l’Hotel Domus Pacis ad Assisi, si terrà il V Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria dal titolo “‘Lo vide e ne ebbe compassione’ (Lc 10,33) dall’indifferenza alla cura”.

Le coordinate del Convegno seguiranno tre moduli dove verranno approfonditi i seguenti temi: Giubileo nelle carceri, Giustizia riparativa e Cappellanie e uffici di pastorale carceraria.

In particolare, tra i numerosi interventi previsti nel corso delle quattro giornate, giovedì 25 aprile alle ore 19.30, presso la Basilica Santa Maria degli Angeli, ad Assisi, il Card. Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, presiederà la celebrazione della santa messa.

Il Card. Lojudice ha particolare sensibilità al tema data la presenza, nell’Arcidiocesi di Siena, di due istituti penitenziari: la Casa di Reclusione di San Gimignano, a Ranza, e il Carcere di Santo Spirito di Siena. Per questi ultimi l’Arcidiocesi ha sviluppato numerose iniziative a sostegno dei detenuti.

Nella fotografia il card. Lojudice con alcuni detenuti durante una recente celebrazione.

IL MESSAGGIO DI AUGURI DEL CARD. LOJUDICE A MONS. GHERARDO GAMBELLI, NUOVO ARCIVESCOVO DI FIRENZE

Gio, 18/04/2024 - 12:27

“Desidero porgere a Mons. Gherardo Gambelli i migliori auguri di buon lavoro alla guida dell’Arcidiocesi di Firenze. Sono certo che saprà creare un legame forte e profondo con la Toscana e i fiorentini. Siamo sin da ora pronti a continuare il lavoro, insieme agli altri confratelli vescovi della Toscana, soprattutto a favore delle persone più fragili che popolano le tante periferie esistenziali delle nostre comunità”.

E’ quanto dichiara il card. Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi- Pienza in merito alla nomina di Mons. Gherardo Gambelli quale nuovo Arcivescovo di Firenze.

“Un ringraziamento particolare – aggiunge il card. Lojudice – al card. Betori per la sua attenta opera pastorale svolta a Firenze e in tutta la regione quale presidente della Conferenza Episcopale Toscana”.



OGGI IL PELLEGRINAGGIO INTERDIOCESANO DELLA VITA CONSACRATA ALLA VERNA

Mer, 17/04/2024 - 18:26

Il Card. Augusto Paolo Lojudice ha guidato questa mattina il pellegrinaggio della vita consacrata delle due diocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e di Montepulciano-Chiusi-Pienza al Santuario francescano della Verna (Chiusi della Verna – AR).
Erano presenti oltre 70 religiose e religiosi delle due diocesi affidate al Cardinale.

IERI A CHIUSI LA “LECTIO MAGISTRALIS” DI PADRE BENANTI. SUL SICOMORO LA SINTESI

Mer, 17/04/2024 - 15:00

Grande partecipazione di pubblico ieri pomeriggio al teatro Mascagni a Chiusi per la lectio magistralis su “Un’etica per l’intelligenza artificiale?” del Prof. P. Paolo Benanti, presidente della commissione sull’intelligenza artificiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Erano presenti il card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza e il Prof. Andrea Giambetti, direttore dell’ufficio scuola della Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza.

L’iniziativa è stata promossa dalla Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, dall’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino, dalla Libera Università per le Scienze Biblico Teologiche(LUBIT) con il patrocinio del Comune di Chiusi.

Sul prossimo numero del Sicomoro la sintesi dell’intervento di Padre Benanti.

SIENA, IL 21/IV LA VEGLIA PER LE VOCAZIONI. IL 20/IV IL CONCERTO DI “KANTIERE KAIROS”

Mer, 17/04/2024 - 09:00

Domenica 21 aprile 2024, alle ore 21, si terrà presso il Santuario- Casa di Santa Caterina a Siena la veglia vocazionale diocesana presieduta dal card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino.

L’iniziativa, promossa dal centro diocesano per le vocazioni, si tiene in occasione della Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni.

La sera prima, sabato 20 aprile alle ore 21,30 presso il Duomo di Siena, si terrà il concerto del gruppo Kantiere Kairos, Bruciare d’Amore. L’evento musicale della band specializzata in musica cristiana, andrà a chiudere la terza edizione del Cammino del Cuore., organizzato dall’associazione Scintille di Maria.

Il concerto è organizzato dall’Arcidiocesi di Siena – Colle Val D’Elsa – Montalcino e dall’associazione Scintille di Maria.

L’ingresso è libero, fino ad esaurimento posti.


Per info contattare i seguenti numeri dell’associazione Scintille di Maria (334 155 8483 – 340 240 0469), oppure consultare il sito www.scintilledimaria.it .

SIENA, IL 21/IV LA MESSA PRESIEDUTA DAL CARD. SIMONI ALL’EREMO DI LECCETO

Mar, 16/04/2024 - 09:00

Domenica prossima, 21 aprile 2024, alle ore 17, il Card. Ernest Simoni presidierà la Santa Messa presso l’eremo di Lecceto (Siena) tenuto dalle Monache Agostiniane. Seguirà la preghiera di benedizione del Cardinale.

Biografia del Cardinale:

Il Cardinale Ernest Simoni, Presbitero dell’Arcidiocesi di Shkodrë-Pult (Scutari – Albania), è nato a Scutari il 18 ottobre 1928. dopo le scuole regolari ha frequentato il liceo del Collegio francescano Illiricum. Ordinato sacerdote l’8 aprile 1956, per oltre sette anni ha guidato le parrocchie di Kabash, Pukë, Kukël, Gocaj, Barbullush, Mal i Jushit, Torovicë e Sumë. Un’esperienza che ne ha formato il carattere e il dinamismo pastorale, tanto che ancora oggi, nonostante l’età, continua a girare nei villaggi dell’Albania per svolgere la sua missione, in particolare  nelle parrocchie di Barbullush e di Trush, a Fushë Arrëz.

Considerato un “nemico del popolo” ai tempi della dittatura comunista di Enver Hoxha, è stato arrestato nella notte di Natale del 1963, mentre celebrava la messa a Barbullush, e confinato in una cella d’isolamento con una condanna a diciotto anni. Ai suoi compagni di prigionia gli aguzzini hanno ordinato di registrare la sua “prevedibile rabbia” contro il regime, ma dalla bocca del sacerdote sono uscite sempre e solo parole di perdono e di preghiera. È arrivata puntuale anche la condanna a morte, ma la sua pena è stata commutata in venticinque anni di lavori forzati nelle gallerie buie delle miniere di Spac e poi nelle fogne di Scutari.

Anche in questa drammatica situazione non ha perso la fede e non ha mai interrotto il suo ministero sacerdotale. È persino riuscito a celebrare ogni giorno di nascosto la messa e ha confessato gli altri carcerati, divenendo padre spirituale di alcuni di loro e distribuendo anche la comunione, con un’ostia cotta di nascosto su piccoli fornelli, mentre per il vino ha fatto ricorso al succo dei chicchi d’uva.

È stato definitivamente liberato il 5 settembre 1990. Appena fuori dal carcere, ha confermato il perdono ai suoi aguzzini, invocando per loro la misericordia del Padre. La sua nomina cardinalizia, ha tenuto a precisare, è un riconoscimento per tutti i martiri e i cattolici perseguitati nella sua terra. Tra i quali c’è anche il primo cardinale albanese della storia, creato nel 1994 da Giovanni Paolo II: Mikel Koliqi (1902-1997), suo concittadino di Scutari e come lui a lungo imprigionato nelle carceri del regime, dove ha scontato ben trentuno anni di detenzione.

Secondo albanese a ricevere la porpora, il card. Simoni ha commosso il mondo e, in particolare, Papa Francesco quando, il 21 settembre 2014, nella Cattedrale di Tirana, ha raccontato davanti al Pontefice le violenze e le vessazioni subite per ventisette anni durante la dittatura comunista.

Da Papa Francesco creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 19 novembre 2016, della Diaconia di Santa Maria della Scala.

(Fonte: vatican.va)

SIENA, IERI IL CARD. SIMONI IN VISITA ALL’OSSERVANZA

Lun, 15/04/2024 - 15:00

Grande concorso di popolo ha accolto ieri il Cardinale Ernest Simoni, in visita a Siena
alla comunità parrocchiale dell’Osservanza, il Santuario è custodito da più di 600 anni dai religiosi
appartenenti all’Ordine dei Frati Minori Francescani; domenica prossima il Cardinale sarà nuovamente a Siena
al Monastero di Lecceto dove visiterà la comunità delle Monache Agostiniane e celebrerà la Santa Messa alle
ore 17,00.
Il Parroco Fra Domingo Plata Perez OFM ed i confratelli hanno accolto il novantacinquenne Porporato di
origine Albanese elevato alla Dignità Cardinalizia dal Santo Padre Francesco nel novembre del 2016,
affidandogli il Titolo e la Diaconia di Santa Maria della Scala a Roma, è giunto a Siena da Firenze dove si è
trasferito ormai da otto anni presso l’Arcidiocesi di Firenze, accolto dal Cardinale Giuseppe Betori e nominato
Canonico della Cattedrale di Santa Maria del Fiore.
Il Pontefice incontrò per la prima volta don Ernest nella Cattedrale di Tirana nel settembre 2014 ed ebbe a
definire il religioso un “Martire Vivente”, commuovendosi fino alle lacrime nell’ascoltare la testimonianza
della sua esemplare vita vissuta alla luce del Vangelo. Perseguitato in odio alla fede, detenuto per 28 anni solo
perché sacerdote dal dittatore albanese Enver Hoxha, il quale nel 1967 per costituzione aveva dichiarato il
“Paese delle Aquile”, unico stato al mondo ateo, bandendo ogni religione, imprigionando decine e decine di
sacerdoti, religiosi, religiose ed oppositori, chiudendo chiese ed ogni luogo di culto con lo slogan che
campeggiava in tutta l’Albania: “se non estirpiamo il clero cattolico non avremo mai la vittoria”. L’allora don
Ernest fu condannato a morte, pena poi commutata al carcere nelle durissime galere e poi nei campi di lavoro
nelle miniere, dove estraeva rame e pirite e nelle fogne dove scavava con solo il piccone e la mazza centinaia
di metri di canali.
Papa Francesco lo scorso 14 febbraio in Vaticano nell’aula Paolo VI, gremita di fedeli da tutto il mondo, ebbe
a salutare il Presule definendolo nuovamente un martire con queste parole: “mi permetto di salutare in modo
speciale un martire vivente”, il cardinale Simoni. “Lui, da prete, ha vissuto 28 anni in carcere, nel carcere
comunista dell’Albania, la persecuzione forse più crudele, più crudele”, ha affermato il Papa. Oggi il porporato
albanese “continua a dare testimonianza. E come lui, tanti, tanti, tanti. Adesso ha 95 anni, e continua a lavorare
per la Chiesa senza scoraggiarsi. Caro fratello, ti ringrazio della testimonianza. Grazie”.
Il Porporato con la sua paterna semplicità a chi lo salutava con l’appellativo di Eminenza, con dolcezza e
mitezza a tutti a ripetuto più volte: “Eminenza è Gesù che gronda sangue sulla Croce per noi e per la nostra
redenzione, siamo tutti fratelli in Cristo, non perché lo dico io, ma perché è Gesù che ce lo ha insegnato;
chiamatemi padre Ernest.”
“Ringrazio il Signore di essere quest’oggi a Siena e visitare questa Comunità Parrocchiale – ha affermato il
Cardinale Simoni – accolto con affetto da padri francescani, da tanti fedeli ragazzi e bambini che sono giunti
numerosissimi alla Santa Messa per incontrare Gesù vivo e presente nel tabernacolo, non è un teorema, né
un’ipotesi o qualcosa di irreale è davvero vivo in ogni Chiesa del mondo. Vedendo i frati francescani mi sono
tornati alla mente gli anni trascorsi nel collegio francescano di Scutari, dove vi entrai a 10 anni abbracciando la
regola del Serafico Francesco entrando a far parte della famiglia dell’Ordine dei Frati Minori Francescani,
assumendo il nome di fra Enrico. Veramente i giorni più belli della mia vita quelli trascorsi in convento, che
purtroppo dovetti abbandonare nel 1948 dopo la soppressione del Convento, l’espulsione di noi novizi e
l’uccisione dei miei superiori e formatori da parte del regime. Giungere qui oggi visitare il Convento dove
dimorò nel suo cammino terreno San Bernardino da Siena, poter venerare le sue reliquie mi commuove; fin dal
noviziato studiavo la vita di questo francescano innamorato di Maria, uno dei più grandi studiosi della Vergine
Maria il quale fin dall’infanzia aveva mostrato grandissimo amore per lei affermando: .”




SIENA, IL 20/IV “IL CAMMINO DEL CUORE” PER CANTARE E PREGARE A UNA SOLA VOCE

Lun, 15/04/2024 - 09:30

Sabato prossimo, 20 aprile 2024 si terrà a Siena la III edizione de “Il Cammino del cuore” promosso dall’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa- Montalcino insieme alle Scintile di Maria.

Sarà un percorso fatto a piedi di 3,7 km che partirà alle ore 8,45 dalla chiesa dei SS. Giusto e Clemente di Casciano delle Masse (Siena) e che terminerà circa alle ore 12 alla Chiesa di san Bartolomeo a Monastero (Siena).

Un cammino per tutti , pensato e voluto per i nostri bambini , per i nostri ragazzi e per le famiglie e per tutti coloro che sentono il desiderio di camminare insieme , cantando e pregando ad una sola voce , per ricordarci che siamo fratelli e sorelle , Figli dello stesso Padre.

Per facilitare la partecipazione è prevista la partenza in pullman da Poggibonsi alle ore 8 di fronte alla Esso e alle ore 8,45 da Colle Val D’Elsa di fronte al posteggio stazione Via Bilenchi.

Inoltre, sarà disponibile una navetta da Monastero a Casciano per il recupero dei mezzi propri.


Per info contattare i seguenti numeri dell’associazione Scintille di Maria (334 155 8483 – 340 240 0469), oppure consultare il sito www.scintilledimaria.it .

MEDIO ORIENTE, CARD. LOJUDICE, “S. CATERINA CI CHIEDE OGGI DI NON TACERE: VOGLIAMO LA PACE”

Dom, 14/04/2024 - 14:01

“Ci uniamo al Santo Padre nell’appello affinché tacciano le armi e si possa tornare a dialogare. Le prime vittime di ogni conflitto sono i più fragili: donne, bambini, anziani. Non dimentichiamoci di loro”.
E’ quanto dichiara il card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza in merito all’ennesima escalation di violenza in Medio Oriente.


“Desidero invitarvi tutti – aggiunge il card. Lojudice .  a pronunciare almeno una volta al giorno la parola pace! Santa Caterina ci dice ancora oggi che <<abbiamo taciuto abbastanza. E’ ora di finirla di stare zitti! Gridate con centomila lingue. Io vedo che a forza di silenzio il mondo è marcito>>. Non possiamo rassegnarci alla logica della guerra, della violenza e della contrapposizione. Questo  mai!”.

“La pace – conclude il card. Lojudice – va costruita ogni giorno anche nella nostra vita quotidiana. Non pensiamo che sia un valore astratto, ma deve essere uno stile di vita. Non parole , ma fatti. Non possiamo permetterci più di ignorare chi soffre ed è in guerra. Papa Francesco ce lo ha detto siamo tutti la stessa barca!”.



SIENA, IL CARD. LOJUDICE ALL’INUAGURAZIONE DELLA MOSTRA SU GIANCARLO RASTELLI. MEDICO PRESTO BEATO

Sab, 13/04/2024 - 09:30

La prima carità al malato è la scienza. Giancarlo Rastelli, un cardiochirurgo appassionato all’uomo” è il titolo della mostra che verrà inaugurata martedì prossimo, 16 aprile 2024, alle ore 11, presso l’Ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena (ore 11, corridoio lotto 3, piano 1s).

Sarà il Cardinale Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e Vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza a benedire la mostra alla presenza, tra gli altri, del dott. Antonio Barretta, direttore generale dell’Aou Senese,

La storia del Servo di Dio, Giancarlo Rastelli, oltre ad essere quella di uno scienziato riconosciuto in tutto il mondo per i risultati delle sue ricerche cardiovascolari, colpisce più di tutto per l’esaltazione della normalità. Gian, come lo chiamavano amici e colleghi, è stato un medico, un ricercatore brillante, ma soprattutto un grande uomo, umile, guidato da un profondo amore per la vita e da una vocazione sincera, un marito e un padre che ha saputo affrontare la malattia e la morte.



CONCLUSO OGGI L’INCONTRO ANNUALE DELLE CARITAS DIOCESANE DI TUTTA ITALIA

Gio, 11/04/2024 - 15:30

Si è concluso oggi a Grado (GO) il 44° Convegno nazionale delle Caritas diocesane dedicato al tema, assai attuale, dei “Confini, zone di contatto, non di separazione”. L’evento ha visto incontrarsi e confrontarsi per quattro giorni insieme 613 tra direttori e membri di équipe provenienti da 182 Caritas diocesane di tutta Italia.

Per l’arcidiocesi di Siena -Colle di Val D’Elsa-Montalcino sono presenti don Vittorio Giglio e Antonella Mori rispettivamente direttore e vicedirettore della Caritas diocesana.

Ad aprire questo ultimo giorno la lectio della biblista Antonella Anghinoni. È seguita la vibrante testimonianza di don Otello Bisetto, cappellano del carcere minorile di Treviso, alla quale si è aggiunta quella di Giulia Longo, operatrice Caritas in Turchia, che ha riportato la sua esperienza di impegno “al confine” e nel post-terremoto e ha dato voce ai molti giovani operatori Caritas: “Non su può essere giovani senza gli adulti, non si può essere adulti senza i giovani”.

Negli “orientamenti” finali il direttore di Caritas Italiana, don Marco Pagniello, ha indicato le proposte di lavoro per continuare il cammino Caritas nei prossimi mesi. Richiamandosi al primo presidente di Caritas Italiana, don Giovanni Nervo, ha ricordato l’importanza di capire dove “poniamo i confini”, che per Caritas non sono dei limiti, ma delle “zone di contatto”, “luoghi in cui fare l’esperienza della presenza di Dio perché ci permettono di aprirci agli altri e di capire che c’è Qualcuno che può fare prima, durante e dopo il nostro servizio”. I confini, per don Pagniello, “sono anche luoghi che permettono di custodire la nostra identità e chi siamo come Caritas”, confini quindi “da custodire” come l’impegno per la pace e a difesa della legge 185/90 per il controllo del commercio delle armi, il servizio civile come luogo per educarsi alla pace e alla nonviolenza, la dignità umana, il diritto alla salute e l’attenzione alle aree metropolitane e aree interne.

Caritas Italiana avvia al suo interno il Coordinamento Europa e condivide l’appello di Caritas Europa su cinque priorità in vista delle elezioni del prossimo giugno, proposte per il Parlamento europeo per un’Europa “più giusta”: mercati del lavoro e protezione sociale efficaci, accesso garantito a servizi sociali buoni e di qualità, tutela dei diritti umani e della dignità nelle politiche di migrazione e di asilo, finanziamenti costanti per gli attori locali che svolgono attività di sviluppo e umanitarie, politiche globali più eque per lo sviluppo sostenibile, affrontando questioni come la necessità di sistemi alimentari equi e la finanza per il clima.

Il Direttore di Caritas Italiana ha rilanciato l’importanza della presenza dei volontari che sono un indicatore dell’efficacia del lavoro di animazione della comunità cui è chiamata la Caritas. Ha richiamato alla necessità di “stare nelle complessità” e ribadito il senso e il ruolo della Caritas, ad ogni livello. L’efficacia della Caritas non si misura sul fare, ma sull’essere: “Il nostro fare nasce dal nostro essere”.

“Riconoscere i nostri confini”, ha concluso, “significa imparare a stare sulla soglia, consapevoli dei nostri limiti e potenzialità, disposti a scoprire parti di sé che solo l’Altro può svelare. Animare la comunità, perché sappia custodire il senso profondo dell’umano che affiora nella capacità di abitare il ‘tra’ di un attraversamento che è anche un intrattenersi”. Abitare il confine significa essere “testimoni di carità, per seminare speranza ed essere segno”, sapendo che “la prima opera segno è lo stile con cui facciamo le cose”.

Don Pagniello ha annunciato i prossimi appuntamenti del Giubileo 2025, in particolare il “Giubileo del mondo del volontariato” dell’8-9 marzo 2025 e il “Giubileo dei Poveri” del 16 novembre 2025. Nell’anno giubilare non si terrà il Convegno nazionale, ma si organizzeranno convegni regionali nelle 16 Delegazioni regionali Caritas, a sottolineare l’importanza della dimensione locale.

Infine, alcune proposte concrete di azione a livello nazionale, come un microcredito sociale per il Giubileo, a favore di persone che hanno difficoltà ad accedere al credito ordinario. Poi una rete di supporto, costituita da istituzioni, enti ecclesiali e sociali, per minori e donne che decidono di lasciare la famiglia di origine per sottrarsi ai condizionamenti e alle violenze dovute all’appartenenza ad organizzazioni criminali e azioni di informazione, sensibilizzazione, prevenzione e contrasto dell’azzardo.

Il Convegno si è chiuso con la concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Douglas Regattieri, vescovo della diocesi di Cesena-Sarsina e membro di Presidenza di Caritas Italiana, che ha sottolineato il valore della testimonianza, cui tutti gli operatori Caritas, i volontari e i cristiani sono chiamati.

SINALUNGA, DAL 19 AL 21/IV IL RITIRO INTERDIOCESANO DELLE FAMIGLIE

Gio, 11/04/2024 - 10:51

Dal 19 al 21 aprile 2024, presso il Santuario Diocesano Madonna del Rifugio a Sinalunga, si svolgerà il Ritiro interdiocesano delle Famiglie 2024 promosso dall’Arcidiocesi di Siena – Colle Val D’Elsa – Montalcino e dalla Diocesi di Montepulciano – Chiusi – Pienza.

Per partecipare all’evento, che avrà come tema “Essere famiglia…nella sessualità e nella fecondità ” sarà necessario prenotarsi entro e non oltre il 16 aprile 2024. Sarà presente anche un servizio animazione per i bambini.

Per info e prenotazioni: Ilaria 392 – 190 1715

Di seguito il calendario completo e i costi dei giorni del ritiro:

Venerdì 19 aprile

  • ore 16.00 – 18.00: Accoglienza e sistemazione
  • ore 18.00: Preghiera con adorazione
  • ore 19.30: Cena
  • ore 20.30: “Conosciamoci”
  • ore 22.00: Compieta

Sabato 20 aprile

  • ore 8.30: Colazione
  • ore 9.00: Lodi
  • ore 10.00: Meditazione biblica a cura di Don Antonio Bartolucci: Tobia e Sara (Tb 8,1-18)
  • ore 11.00: Riflessione in coppia/lavoro di gruppo
  • ore 13.00: Pranzo
  • ore 15.00: Relazione di Don Antonio Bartolucci sulla sessualità nel matrimonio
  • ore 16.30: Condivisione
  • ore 18.30: Vespri con Lectio Divina
  • ore 19.30: Cena
  • ore 20.30: Giochi in famiglia
  • ore 22.00: Compieta

Domenica 21 aprile

  • ore 8.30: Colazione
  • ore 9.00: Lodi
  • ore 10.00: Relazione a cura di Padre Marco Vianelli OFM: Aquila e Priscilla (At 18,1-3 24-26)
  • ore 12.00: Santa messa presso il Santuario presieduta dall’Arcivescovo A.P.Lojudice
  • ore 13.30: Pranzo
  • ore 15.00: Presentazione di associazioni e movimenti di spiritualità coniugale
  • ore 17.00: Saluti

SIENA, IL 16/4 LA PRESENTAZIONE DEL VOLUME “LA BEATA CATERINA DE’ LENZI”

Mer, 10/04/2024 - 09:00

Martedì 16 aprile 2024, alle ore 17,30, presso il Chiostro di San Domenico, sala del Capitolo, a Siena, si terrà la presentazione del volume “La beata Caterina dè Lenzi” di Laura Bonelli, Alfredo Scarciglia e Giovanni Minnucci.

L’opera fa parte della collana Ecclesia Sanctorum edita dalla Società Bibliografica Toscana. saranno presenti gli autori.

Portano il loro saluto:

Padre Bruno Esposito O.P., Superiore del convento San Domenico.

Paolo Tezzi Maestri, Società Bibliografica Toscana.

Don Domenico Zafarana, Istituto valorizzazione Abbazie Storiche Toscana. Presentazione di Michele Pellegrini dell’Università degli stuidi di Siena.

SIENA, IL CARD. LOJUDICE HA INCONTRATO IL RAPPRESENTANTE DI TAIWAN IN ITALIA

Mar, 09/04/2024 - 15:00

Questa mattina, 9 aprile 2024, presso il salone d’onore dell’arcivescovado di Siena, il Cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena – Colle di Val D’Elsa-Montalcino ha incontrato il rappresentante di Taiwan in Italia, Vincent Y. C. Tsai, accompagnato da Massimo Bianchi, docente di storia dei Rapporti tra Stato e Chiesa all’UNISI e da Matteo Gerlini, docente di storia delle relazioni internazionali all’UNISI.
Durante l’incontro il Rappresentante diplomatico ha spiegato che è oltre un anno che è in Italia e che spesso viene in Toscana e a Siena per la sua storia e la sua cultura, che lo affascinano. Ha, inoltre, parlato dell’attuale livello di relazioni diplomatiche con l’Italia che considera molto buono specialmente sul fronte economico e degli scambi commerciali. Ha ringraziato il nostro Paese che contribuisce a mantenere una situazione di pace con la Cina. Ha anche ricordato che ogni anno 250.000 taiwanesi vengono in Italia e molti di questi a Siena.
Il cardinale ha poi chiesto informazioni sui danni causati dal recente terremoto. E’ stato sottolineato come il sisma sia stato il peggiore degli ultimi trent’anni e che la risposta di Taiwan è stata pronta e all’altezza delle situazione.

Scambio di doni al termine dell’incontro: il cardinale ha donato un libro in lingua inglese sul pavimento della cattedrale ed ha ricevuto una selezione di tè di Taiwan.

VATICANO, PRESENTATA “DIGNITAS INFINITA”, IL DOCUMENTO DEL DICASTERO PER LA DOTTRINA DELLA FEDE  

Mar, 09/04/2024 - 09:05

“Dignitas infinita” è stata pubblicata e presentata ieri in Sala Stampa vaticana dal cardinale Fernández, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, dal segretario monsignor Armando Matteo e dalla professoressa Paola Scarcella. Il documento del Dicastero ha richiesto cinque anni di lavoro e include il magistero papale dell’ultimo decennio: dalla guerra alla povertà, dalla violenza sui migranti a quella sulle donne, dall’aborto alla maternità surrogata all’eutanasia, dalla teoria del gender alla violenza digitale

Tre capitoli offrono i fondamenti per le affermazioni contenute nel quarto, dedicato ad “alcune gravi violazioni della dignità umana”: è la dichiarazione “Dignitas infinita” del Dicastero per la Dottrina della Fede, un documento che fa memoria del 75° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e riafferma «l’imprescindibilità del concetto di dignità della persona umana all’interno dell’antropologia cristiana» (Introduzione).

La principale novità del documento, frutto di un lavoro durato cinque anni, è l’inclusione di alcuni temi portanti del recente magistero pontificio che affiancano quelli bioetici. Nell’elenco “non esaustivo” che viene offerto, tra le violazioni della dignità umana, accanto all’aborto, all’eutanasia e alla maternità surrogata compaiono la guerra, il dramma della povertà e dei migranti, la tratta delle persone. Il nuovo testo contribuisce così a superare la dicotomia esistente tra quanti si concentrano in modo esclusivo nella difesa della vita nascente o morente dimenticando tanti altri attentati contro la dignità umana e, viceversa, coloro che si concentrano soltanto sulla difesa dei poveri e dei migranti dimenticando che la vita va difesa dal concepimento fino alla sua naturale conclusione.

Principi fondamentali

Nelle prime tre parti della dichiarazione sono richiamati i principi fondamentali. «La Chiesa, alla luce della Rivelazione, ribadisce e conferma in modo assoluto» la «dignità ontologica della persona umana, creata ad immagine e somiglianza di Dio e redenta in Cristo Gesù» (1). Una «dignità inalienabile» che corrisponde «alla natura umana al di là di qualsiasi cambiamento culturale (6) ed è «un dono ricevuto» ed è pertanto presente «per esempio, in un bambino non ancora nato, in una persona priva di sensi, in un anziano in agonia» (9). «La Chiesa proclama l’uguale dignità di tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla loro condizione di vita o dalle loro qualità» (17) e lo fa sulla base della rivelazione biblica: donne e uomini sono creati a immagine di Dio; Cristo incarnandosi «ha confermato la dignità del corpo e dell’anima» (19), e risorgendo ci ha rivelato che «l’aspetto più sublime della dignità dell’uomo consiste nella sua vocazione alla comunione con Dio» (20).

Dignità di ogni persona

Il documento mette in luce l’equivoco rappresentato dalla posizione di coloro che all’espressione “dignità umana” preferiscono “dignità personale”, «perché intendono come persona solo “un essere capace di ragionare”». Di conseguenza, sostengono «non avrebbe dignità personale il bambino non ancora nato e neppure l’anziano non autosufficiente, come neanche chi è portatore di disabilità mentale. La Chiesa, al contrario, insiste sul fatto che la dignità di ogni persona umana, proprio perché intrinseca, rimane al di là di ogni circostanza» (24). Inoltre, si afferma «il concetto di dignità umana, a volte, viene usato in modo abusivo anche per giustificare una moltiplicazione arbitraria di nuovi diritti… come se si dovesse garantire la capacità di esprimere e di realizzare ogni preferenza individuale o desiderio soggettivo (25).

L’elenco delle violazioni

La dichiarazione presenta quindi l’elenco di “alcune gravi violazioni della dignità umana”, cioè «tutto ciò che è contro la vita stessa, come ogni specie di omicidio, il genocidio, l’aborto, l’eutanasia e lo stesso suicidio volontario»; ma anche «tutto ciò che viola l’integrità della persona umana, come le mutilazioni, le torture inflitte al corpo e alla mente, le costrizioni psicologiche». Ed infine «tutto ciò che offende la dignità umana, come le condizioni di vita subumana, le incarcerazioni arbitrarie, le deportazioni, la schiavitù, la prostituzione, il mercato delle donne e dei giovani, o ancora le ignominiose condizioni di lavoro, con le quali i lavoratori sono trattati come semplici strumenti di guadagno, e non come persone libere e responsabili». Si cita pure la pena di morte che «viola la dignità inalienabile di ogni persona umana al di là di ogni circostanza» (34).

Povertà, guerra e tratta delle persone

Si parla innanzitutto del «dramma povertà», «una delle più grandi ingiustizie del mondo contemporaneo» (36). Poi c’è la guerra, «tragedia che nega la dignità umana» ed «è sempre una “sconfitta dell’umanità”» (38), al punto che «oggi è molto difficile sostenere i criteri razionali maturati in altri secoli per parlare di una possibile “guerra giusta”» (39). Si prosegue con il “travaglio dei migranti”, la cui «vita è messa a rischio perché non hanno più i mezzi per creare una famiglia, per lavorare o per nutrirsi» (40). Il documento si sofferma poi sulla “tratta delle persone”, che sta assumendo «dimensioni tragiche» e viene definita «un’attività ignobile, una vergogna per le nostre società che si dicono civilizzate» invitando «sfruttatori e clienti» a fare un serio esame di coscienza (41). Allo stesso modo si invita a lottare contro fenomeni quali «commercio di organi e tessuti umani, sfruttamento sessuale di bambini e bambine, lavoro schiavizzato, compresa la prostituzione, traffico di droghe e di armi, terrorismo e crimine internazionale organizzato» (42). Si citano inoltre “l’abuso sessuale”, che lascia «profonde cicatrici nel cuore di chi lo subisce»: si tratta di «sofferenze che possono durare tutta la vita e a cui nessun pentimento può porre rimedio» (43). Si continua con la discriminazione delle donne e la violenza su di esse, citando tra queste ultime «la costrizione all’aborto, che colpisce sia la madre che il figlio, così spesso per soddisfare l’egoismo dei maschi» e «la pratica della poligamia» (45). Si condanna il “femminicidio” (46).

Aborto e maternità surrogata

Netta è poi la condanna dell’aborto: «fra tutti i delitti che l’uomo può compiere contro la vita, l’aborto procurato presenta caratteristiche che lo rendono particolarmente grave e deprecabile» e si ricorda che la «difesa della vita nascente è intimamente legata alla difesa di qualsiasi diritto umano» (47). Forte anche il no alla maternità surrogata, «attraverso la quale il bambino, immensamente degno, diventa un mero oggetto», una pratica «che lede gravemente la dignità della donna e del figlio… fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre. Un bambino è sempre un dono e mai l’oggetto di un contratto». (48) Nell’elenco sono poi citati eutanasia e suicidio assistito, confusamente definiti da alcune leggi «morte degna», ricordando che la «sofferenza non fa perdere al malato quella dignità che gli è propria in modo intrinseco e inalienabile» (51). Si parla quindi dell’importanza delle cure palliative e dell’evitare «ogni accanimento terapeutico o intervento sproporzionato», ribadendo che «la vita è un diritto, non la morte, la quale va accolta, non somministrata» (52). Tra le gravi violazioni della dignità umana trova anche spazio lo “scarto” delle persone diversamente abili (53).

Teoria del gender

Dopo aver ribadito che nei confronti delle persone omosessuali va evitato «ogni marchio di ingiusta discriminazione e particolarmente ogni forma di aggressione e violenza», denunciando «come contrario alla dignità umana» il fatto che in alcuni luoghi persone «vengano incarcerate, torturate e perfino private del bene della vita unicamente per il proprio orientamento sessuale» (55), il documento critica la teoria del gender, «che è pericolosissima perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali» (56). La Chiesa ricorda che la «vita umana, in tutte le sue componenti, fisiche e spirituali, è un dono di Dio, che va accolto con gratitudine e posto a servizio del bene. Voler disporre di sé, così come prescrive la teoria del gender… non significa altro che cedere all’antichissima tentazione dell’essere umano che si fa Dio» (57). La teoria del gender «vuole negare la più grande possibile tra le differenze esistenti tra gli esseri viventi: quella sessuale» (58). Pertanto sono «da respingere tutti quei tentativi che oscurano il riferimento all’ineliminabile differenza sessuale fra uomo e donna» (59). Negativo anche il giudizio sul cambio di sesso, che «di norma, rischia di minacciare la dignità unica che la persona ha ricevuto fin dal momento del concepimento» anche se «questo non significa escludere la possibilità che una persona affetta da anomalie dei genitali già evidenti alla nascita o che si sviluppino successivamente, possa scegliere di ricevere assistenza medica allo scopo di risolvere tali anomalie» (60).

Violenza digitale

L’elenco si completa con la “violenza digitale”, e cita le «nuove forme di violenza si diffondono attraverso i social media, ad esempio il cyberbullismo» e la «diffusione della pornografia e di sfruttamento delle persone a scopo sessuale o tramite il gioco d’azzardo» sul web (61). La dichiarazione finisce esortando «a porre il rispetto della dignità della persona umana al di là di ogni circostanza al centro dell’impegno per il bene comune e di ogni ordinamento giuridico» (64).

QUI IL TESTO COMPLETO:

https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2024/04/08/0284/00588.html

(Fonte: www.vaticannews.va)

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