Di ritorno dal Convegno Educatori

Si è svolto a Roma nei giorni scorsi il convegno educatori dell'ACR, evento che ogni tre anni permette agli educatori di tutta l'Italia di ritrovarsi insieme per affrontare le tematiche più attuali dell'esperienza associativa dei ragazzi. Quest'anno il titolo era “Collaboratori della vostra gioia – La passione di educare insieme”, e dalla nostra diocesi abbiamo partecipato io ed Emma Forzoni. Tanti gli ospiti che sono intervenuti alla tavola rotonda del primo giorno “Tu chiamale se vuoi... emozioni!”: dalla psicoterapeuta Franca Feliziani Kannheiser, al teologo don Cesare Pagazzi fino al gesuita padre Carlo Chiappini. Coi loro contributi abbiamo ricostruito l'origine delle emozioni e l'importanza della gestualità delle mani nella trasmissione di esse. Nel pomeriggio il centro nazionale ci ha proposto un giro per alcune chiese di Roma alla scoperta di alcune opere di Cavaraggio e delle emozioni che esse vogliono trasmettere agli osservatori.

Nella giornata finale la responsabile nazionale ACR Teresa Borrelli ha tirato le conclusioni del congegno. I circa 500 educatori presenti sono stati invitati a essere come Gesù, uomini e donne veri, vivi e appassionati: sorridendo, piangendo, facendo battere il cuore loro e dei ragazzi che accompagnano. Ricordando che l'ACR è un cammino di iniziazione cristiana riconosciuto dalla CEI, la responsabile ha sottolineato che la necessità e il dovere di ogni educatore sono quelli di avere una fede matura, capace anche di riscoprire il senso dell'indisponibilità, riconoscendo che “io opero fin qui”. Lo stile dell'educatore passa attraverso il dialogo, l'accompagnamento, la cura, il tenere per mano, sempre salvaguardando il protagonismo dei ragazzi. L'ACR non è l'Azione Cattolica Ragazzi, ma dei ragazzi! In quella semplice preposizione articolata c'è la centralità dei più piccoli, attorno ai quali l'intera associazione ha costruito e alimenta un'articolazione intera per prendersene cura, attraverso la scelta della completezza, della gradualità e della globalità. Il cammino di fede dei bambini e dei ragazzi non è altra cosa dalla vita, bensì è la vita stessa. In conclusione due domande da far risuonare come provocazioni e stimoli: le emozioni interagiscono con questo cammino di fede? E in che modo queste emozioni entrano nella celebrazione e nella mistagogia delle tappe sacramentali nella vita delle nostre comunità?

Tra le novità che ci hanno comunicato al convegno, segnaliamo il nuovo sito dell'ACR reperibile al solito indirizzo acr.azionecattolica.it che presenta una grafica completamente rinnovata che permette di ricercare più facilmente tutti i contenuti. In esso troverete tante informazioni sulle prossime iniziative dell'ACR, in particolar modo sulla festa nazionale che si terrà a Roma nei primi giorni di settembre 2013 e che vedrà la partecipazione di alcuni ragazzi per ogni diocesi. Inoltre, sono stati mostrati in un video (reperibile anche sul nostro sito diocesano) i risultati della raccolta fondi del Mese della Pace 2012: 46.000€ che servono per costruire una struttura educativa in Bolivia. E da gennaio, con il nuovo Mese della Pace, guardarderemo verso l'Egitto, con un progetto che vede la realizzazione di un teatro per i ragazzi.

Infine, sono stati presentati i campi nazionali ACR che si terranno a Chianciano Terme. Cominciamo a farci un pensierino!

Giovanni e Emma

da La Pietra di dicembre 2012