AC150

In viaggio con Chiara

Roma 30 aprile 2017, festa dei 150 anni di AC

Ore 3:40 Guardo Virginia con l’unico occhio che mi era rimasto ancora aperto e le dico: “Andiamo!”

Ore 3:45 Giovanni ci aspetta il Chiesina con tutto il resto della brigata poggibonsese per andare a Siena prendere il Bus che ci porterà a Roma! Saliamo in macchina. Virgi e io nei posti dietro dove siamo costrette a fare le contorsioniste perché si sa, quando serve, i sedili non vanno mai avanti.

Ore 4.15 Arriviamo a Siena. Se fossimo andati a piedi saremmo arrivati prima, ma si sa “prudenza per strada” prima di tutto! Il Rossi mi guarda e dice: “Poggibonsi c’è, partiamo. Caterina dai i kit”.

Dopo aver ricevuto il kit salgo sul bus, tempo di fare l’appello e inizia la mega dormita. Non so bene cosa sia successo per quasi tre ore.

Ore 6.50 Mi sveglio e la visione: Autogrill! Comincia la sfida interiore per capire se vale veramente la pena spendere 2,50€ per un cappuccino, poi illuminazione: mamma mi aveva preparato i panini alla Nutella; mai scelta fu più facile nella vita.

Ore 8.00 Roma finalmente! Direzione Piazza San Pietro. Da adesso l’infinita coda per arrivare ai metal-detector.

Ore 9.45 Vedo arrivare il Corti da lontano. Dà uno sguardo di intesa al Rossi e iniziamo ad andare avanti e avanti fino a che non arriviamo nel secondo settore e ci mettiamo a sedere, mentre quelli dietro a noi ci guardano increduli. Per due millisecondi nella mia vita mi sono sentita una vera vip.

Ore 10.00 inizia il grande evento. È raccontata tutta la storia dell’AC: dalla sua nascita, con i suoi fondatori Mario Fani e Giovanni Acquaderni, fino ad arrivare ai giorni nostri; passando attraverso la nascita della gioventù femminile e alcuni episodi della vita dei santi e beati dell’azione cattolica, tra cui Piergiorgio Frassati, Marvelli e Antonietta Meo per gli amici “Nennolina”. Ma io continuo a guardare l’orologio, perché alle 11.00 sarebbe arrivato lui, Papa Francesco. La curiosità di vederlo e sentire quello che ha da dirci aumenta con il passare dei minuti. Dopotutto siamo lì per capire quale strada seguire per migliorare la nostra amata AC, ma anche quello che significa veramente farne parte e essere attivi all’interno della Chiesa.

Dalla piazza sale un boato. Guardo l’orologio.

Ore 11.00 Arriva Papa Francesco.

Come sempre il suo discorso mi sconvolge perché pensi di sapere quello che ti dirà e invece no, ti stupisce!

Ti stupisce perché ti fa sentire speciale. Ti fa capire che non si può stare fermi ad oziare nella vita e adagiarsi sulle proprie abitudini, ma bisogna darsi una mossa. Bisogna vivere a pieno il dono grande della vita che abbiamo ricevuto. Mi piace scrivere sempre le frasi che mi smuovono il cuore e cerco sempre di farle mie in qualche modo, anche se è sempre difficile. Vorrei scrivere tante cose, ma le parole di Francesco mi sembrano molto più belle e semplici dei miei mille mila discorsi e quindi eccole qua:

Non dimenticare questo: non camminare con gli occhi all’indietro, farete uno schianto! Non guardarsi allo specchio! In tanti siamo brutti, meglio non guardarsi! E non mettersi comodi in poltrona, questo ingrassa e fa male al colesterolo! Fare memoria di un lungo itinerario di vita aiuta a rendersi consapevoli di essere popolo che cammina prendendosi cura di tutti, aiutando ognuno a crescere umanamente e nella fede, condividendo la misericordia con cui il Signore ci accarezza. Vi incoraggio a continuare ad essere un popolo di discepoli-missionari che vivono e testimoniano la gioia di sapere che il Signore ci ama di un amore infinito, e che insieme a Lui amano profondamente la storia in cui abitiamo.

Ovviamente quell’ora che a me è sembrata volare in men che non si dica era già finita e quindi dovevamo ripartire.

Ore 13.30 Domus Mariae. Finalmente cibo! Il panino con il philadelphia e prosciutto crudo rende sempre la giornata migliore.

Ore 13.45 Sono già spiaggiata sul pratino a prendere il sole e a dormire. La stanchezza si stava facendo sentire.

Ore 14.00 Arrivano i nostri delegati diocesani a salutarci: Maddalena, Alessandro (il nostro presidente perché “C’è solo un presidenteeeeeeee! Un presidenteeeeeee! C’è solo un presidente”), Letizia, Chiara. Ma il Cerre che fine ha fatto? Non c’era anche lui? Mah!

Ore 14.30 È arrivato anche il Cerre!

Ore 14.53 Celebrazione della messa insieme alla diocesi di Volterra, di Montepulciano e di Arezzo.

Ore 15.47 Ancora una corsa verso il bus! “Siamo in ritardo, su su. Muoversi” Urla il grande capo Rossi.

Ore 16.15 Partiamo. Direzione Siena!

Ore 16.45 Don Luca ci allieta con i canti “sgherzolini” del suo canzoniere.

Ore 16.47 La stanchezza ormai ha vinto. Dormo.

Ore 19.00 Siena. Ma ancora il mio viaggio non è finito. Bisogna tornare a Poggibonsi nella macchina di Giovanni. Modalità contorsionista on.

Ore 21.00 Casa. Mi metto sul divano e perdo il contatto con la realtà.

Ore 10.00 del 1 maggio Mi sveglio. Una bella dormita rigenerativa ci voleva!

Solo adesso riesco a realizzare la bellezza dell’AC e della giornata di ieri. Ed è vero siamo una Bella Storia!

Chiara D.
 

Pensieri dalla XVI Assemblea Nazionale

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La XVI Assemblea Nazionale si è conclusa, ecco alcune delle tante e belle parole ascoltate in questi giorni di Grazia: tutti insieme, con il vento dello Spirito in poppa!

Enzo Bianchi: "Un'AC in condizione di ricchezza di possibilità senza fine", "Una testimonianza mite, che non vuole imporre", "Fidatevi dei ventenni!"

Marcello Sorgi: "Impegnarsi come se non farlo significasse far perdere senso non solo alla propria esistenza, ma anche a quella degli altri"

Nunzio Galantino: "Formare laici imparando dalla vita di Gesù, orientata a cercare il bene dell'altro, soprattutto se scartato, fragile"

Kevin Farrell: "Mai limitare l'apostolato ad alcuni momenti in uscita, un AC sempre in missione in ogni momento e luogo di vita"

Matteo Truffelli: "Tessitori di dialogo", "Formare alla passione di essere cittadini"

Ragazzi dell'ACR: "Incontrare i ragazzi nei luoghi in cui vivono la loro quotidianità​, non solo in parrocchia"

Gualtiero Sigismondi: "L’AC ha come casa la Chiesa e come strada il mondo, è impegnata a passare dalla pastorale del campanile a quella del campanello, senza rinunciare al suono delle campane; passare dall’irrigazione “a pioggia” delle iniziative pastorali “a getto continuo” a quella “a goccia” che non ha la pretesa di occupare spazi, ma custodisce l’attesa di avviare processi"

Francesco: "Avere una bella storia alle spalle non serve però per camminare con gli occhi all’indietro, non serve per guardarsi allo specchio, non serve per mettersi comodi in poltrona! Non dimenticare questo, eh! Non camminare con gli occhi all’indietro, farete uno schianto!", “Come è accaduto in questi centocinquanta anni, sentite forte dentro di voi la responsabilità di gettare il seme buono del Vangelo nella vita del mondo, attraverso il servizio della carità, l’impegno politico, - mettetevi in politica, ma per favore nella grande politica, nella Politica con maiuscola! - attraverso anche la passione educativa e la partecipazione al confronto culturale.", "Cari ragazzi, giovani e adulti di Azione Cattolica: andate, raggiungete tutte le periferie! Andate, e là siate Chiesa, con la forza dello Spirito Santo"

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